Il Riconoscimento Completo può essere descritto come una esperienza di mutualità, intesa come “la possibilità di riconoscersi come dipendenti l’uno dall’altro e, allo stesso tempo, pienamente distinti e individualizzati”; le esperienze di riconoscimento incompleto si costruiscono nelle direzioni del mis-riconoscimento: il polo della fusione e quello dell’autoaffermazione nella solitudine (Chiari, 2015). L’ipotesi di base è che le persone che vanno incontro a un disturbo abbiano sperimentato una mancanza di mutualità nelle relazioni precoci con pregiudizio del completamento del processo di riconoscimento. Nei percorsi di riconoscimento incompleto le persone sono quindi impegnate a trovare, nell’incontro con la diversità dell’altro, un riconoscimento che potrà solo essere, poiché ricercato, una forma di appagamento, nei termini di una ricerca di visibilità sociale o considerazione.
Il corso ha come finalità quella di far conoscere tale elaborazione teorica in chiave narrativo-ermeneutica sulle traiettorie di sviluppo delle persone per consentire ai terapeuti una ulteriore opportunità di comprensione professionale e di costruzione di percorsi di cambiamento terapeutico.